Una considerazione. Su Facebook si può dire ciò che si vuole, quasi tutto. Ma quali sono state le quattro grandi censure con relativi avvisi correttivi, blocchi e sospensioni degli account? Leggi tutto “Regime.”
Un Presidente USA e getta.
Ho come l’impressione che la crisi ucraina non sia altro che una messa in scena per lanciare una scialuppa di salvataggio a Biden e allo sporco mondo delle élite che l’hanno fatto eleggere. Il primo anno alla Casa Bianca è stato, a detta di tutti, democratici compresi, un disastro. L’indice di gradimento del Potus è sceso al 33% e a fine anno ci saranno le elezioni di medio termine che, in caso di vittoria repubblicana, e si potrebbe dire trumpiana, visto che il nuovo partito repubblicano non ha nulla a che fare col vecchio, sarebbe per Biden la fine e per le élite che lo controllano e che dettano legge in Europa una sciagura. Ecco che allora questi personaggi, come sempre aiutati dai media a essi funzionali, stanno cercando di ridare ossigeno a Sleepy Joe. Come? Puntando sull’atavico sentimento di odio verso il nemico russo. Biden fa la voce grossa con Putin, Putin sembra non avere intenzione né interesse a una guerra in Ucraina, tuttavia ribadisce di non accettare che entri a far parte della Nato, con conseguente installazione di basi missilistiche a un passo dalla Russia. In occidente si richiamano in patria cittadini e diplomatici, si fa finta di essere convinti che sia imminente un attacco russo. L’altro giorno Biden ha lasciato intendere che un “piccolo” intervento militare russo non avrebbe avuto conseguenze, sembrava che lo invocasse, per poi ergersi a mediatore e, grazie ai media internazionali corrotti, uscirne vincitore e sollevare le proprie sorti e quelle della cupola mondiale, dalla banda del Deep State, passando per l’Unione Europea attraverso le lobby massoniche del “nuovo umanesimo” che sappiamo quali partite e in quali campi stiano giocando ormai da anni.
Noto che altri hanno fatto delle considerazioni simili, mi fa piacere, sono convinto che questa analisi non sia del tutto campata per aria. Sono altresì convinto che le elezioni di medio termine saranno una svolta che metterà a nudo il nulla cosmico di quello che Marcello Veneziani ha chiamato transcomunismo.
Chi non è come loro è cattivo. Ma non ne hanno mai azzeccata una!
Chi votava Lega era sporco e ignorante, chi votava Berlusconi era ladro e donnaiolo, chi votava Trump abitava nelle aree più retrograde e rurali, chi voleva la Brexit erano gli inglesi con poca cultura, chi era contro il ddl Zan era ultracattolico, retrogrado e un filo medievale, chi non voleva un’Europa come questa era sovranista assoluto chiuso al progresso dei popoli, chi osava osservare che non si può trasferire l’intera Africa in Europa sui barconi era razzista, costruttore di muri, chi diceva che il virus non veniva dal pangolino che aveva incontrato un pipistrello al mercato del pesce era un negazionista, chi diceva che il presunto surriscaldamento del pianeta non è un problema era un insensibile ignorante terrapiattista, chi affermava che i vaccini in tempo di pandemia favoriscono le mutazioni dei virus era un Nobel ma rincoglionito, chi ha seri dubbi sull’obbligo vaccinale, nonché sull’efficacia di questi vaccini a m-RNA ha la licenza media, è disoccupato e ha un disagio abitativo.
🤔🤔🤔 Vuoi vedere che anche questa volta si sono pronunciati dopo aver consultato il loro infallibile pool di esperti? 😅😅😅
(Sarei loro grato se mi spiegassero che cosa significa “disagio abitativo”. Alla mia università, nel mio lavoro e a casa mia, dove mi trovo assai bene, nessuno me ne ha mai parlato).
Oggi sono su Cronaca Vera
16 anni fa difendevo Guglielmo Gatti sul mio blog.
Edoardo Montolli, scrittore e giornalista, nonché grande esperto di cronaca nera, famoso soprattutto per aver cercato, per ora invano, di dimostrare che Rosa e Olindo, i presunti autori della strage di Erba sono innocenti, mi contattò e pubblicò un articolo su News Settimanale, poi ripreso da Cronaca Vera, da Bresciaoggi e altri.
Oggi Guglielmo Gatti ha 57 anni, è in galera condannato all’ergastolo e godrà dei primi permessi per buon comportamento. L’amico Montolli mi ha chiesto se volevo ribadire ciò che già avevo affermato ai tempi del processo, ho accettato per due motivi. 1) Per me Gatti è innocente. NON c’era uno straccio di prova, solo mille contraddizioni e una pista alternativa, assai plausibile, non presa in considerazione.
2) Il secondo motivo è meno “nobile” ma ovviamente mi interessa: sponsorizzare il mio libro.
La domanda è però una sola: a chi giova tutto ciò?
La risposta è anch’essa una sola: alla ricerca sempre e comunque della Verità.
Bolsonaro, come viene trattato chi combatte la “cupola”.
Era il mese di settembre dell’anno 2018: in piena campagna elettorale per eleggere il presidente del Brasile, il candidato Jair Bolsonaro subì un attentato, una coltellata all’addome inferta da un simpatizzante di Lula, l’ex presidente tanto caro alla sinistra democratica e cattocomunista, condannato a 12 anni e un mese di carcere per corruzione e riciclaggio, famoso per aver affermato “il mio partito pro aborto non esisterebbe senza la teologia della liberazione” e per avere criticato Benedetto XVI che implicitamente suggerì ai cattolici brasiliani di non votarlo in quanto abortista, il cui partito fu addirittura additato come “partito della morte” da alcuni vescovi coraggiosi. Bolsonaro fu ferito una prima volta da quella coltellata. Dovette sospendere la campagna elettorale, guarì, fu eletto e dal 1 gennaio 2019 è il Presidente del Brasile. Quando in un suo tweet a fine 2020 affermò che “per quanto dipende da me e dal mio governo, l’aborto non sarà mai legalizzato in Brasile”, la ferocia anticristica della sinistra mondiale e di tutti i “partiti della morte”, schiumò rabbia all’inverosimile. Non riuscivano a capacitarsi del fatto che un cattolico, considerato ovviamente di “estrema destra” da tutti i lacchè del pensiero unico e triste, potesse permettersi di interrompere l’avanzata del “progresso”. Anche in Vaticano iniziò la guerra al presidente verde-oro, che infastidito dalla convocazione del “creativo” sinodo sull’Amazzonia, decise di non incontrare Papa Francesco, che invece abbracciò l’abortista Lula che, alla sua uscita dal carcere, entusiasta, affermò che insieme si battevano “per un mondo più giusto”, probabilmente con alcune deroghe riguardanti corruzione, riciclaggio e pure l’aborto…
Bolsonaro divenne il bersaglio di tutta la bella gente mondiale e mondialista che lo accusò di voler distruggere l’Amazzonia. Tiggì e media di regime trasmettevano le immagini degli incendi boschivi, che in un’area vasta 22 volte l’Italia sono di routine, e ovviamente la colpa era di Bolsonaro! Arrivarono persino a trasmettere immagini sì amazzoniche ma extra brasiliane, perché probabilmente un cattolico non progressista, anti abortista e di estrema destra è dotato di particolari tecnologici lanciafiamme a gittata infinita. Poi arrivò il Covid e Bolsonaro divenne il responsabile della pandemia. Strano a dirsi, mentre in Italia il governo Conte e i suoi amici negazionisti che abbracciavano il cinese, discriminato perché qualcuno aveva osato affermare che un virus che arriva dalla Cina è cinese, continuavano imperterriti a governare dopo aver gestito malamente la situazione, con tanto di scandalo relativo agli appalti per le mascherine, secondo i media di regime, nel mondo, gli unici cattivoni complici delle virali proteine Spike erano Trump, Johnson, Bolsonaro e Putin. Strano.
Oggi Jair Bolsonaro, a un anno dalle nuove elezioni brasiliane, non può più essere oggetto di attentati di matrice pacifista-luliana-per un mondo più giusto: darebbe nell’occhio. Che cosa prevede allora il banale, scontato, abusato, programma di tutte le sinistre di tutti i Paesi di tutti i tempi? Una bella azione giudiziaria!!! Ed ecco allora una soave commissione d’inchiesta a orologeria, del Senato. “In un rapporto di 1.200 pagine i senatori hanno elencato tutte le mancanze del presidente brasiliano nella gestione della pandemia. Anche se non dovessero avere conseguenze legali, le accuse stanno mettendo ulteriormente in crisi la popolarità del leader di estrema destra: la sua rielezione nel 2022 non è affatto sicura”. Questo il titolo del giustizialista Fatto Quotidiano, in pieno orgasmo ogni volta che il profumo ferroso della ghigliottina aleggia nell’aria. Tra i motivi dell’accusa a Bolsonaro c’è la sua raccomandazione all’uso dell’idrossiclorochina per curare il virus cinese che non è cinese, ovvero il fumo negli occhi per chi oggi si addormenta serenamente la sera contando le dosi vaccinali al posto delle pecorelle. Per la cronaca, Bolsonaro ha pure subìto la giusta e democratica censura sui social, un po’ come era capitato a Trump. Del resto nel mantra dell’ultra tolleranza sinistra “non sono d’accordo con le tue idee ma darei la vita affinché tu le possa esprimere”, si parla chiaramente di vita, non di WiFi o roba del genere.
Staremo a vedere come proseguirà questo processo, e comunque Bolsonaro è anche responsabile del Global Warming, infatti la dea Greta l’ha da tempo iscritto al registro degli inquinanti. Ma lui le ha risposto per le rime: “Sbalordisce la quantità di copertura che la stampa offre a quella mocciosa”. Set, game, match!
Nota bene. Tra gli inquisitori del Presidente brasiliano c’è un giudice della Corte Suprema, Luis Roberto Barroso, già avvocato difensore dell’ex terrorista italiano, Cesare Battisti.
La vera natura dei DEM inizia per DEM…
Da Simone Pillon:
Buon sabato a tutti, cari amici.
Biden e tutto l’apparato del pensiero unico globale si sono scatenati contro la legge texana, la cosiddetta “heartbeat law”, accusata di essere anticostituzionale e contraria ai diritti delle donne.
I giornalisti mi cercano per poter sbattere in pagina il solito pseudoPillon oltranzista e misogino, ma io non voglio fare nessuna polemica.
Mi limito ad essere contento, perchè un grande stato con un governo democraticamente eletto ha avuto il coraggio di dire davanti a tutto il mondo che se un cuoricino umano ha cominciato a battere, non è lecito per nessuno fermarlo.
A chi fa paragoni assurdi con la pena di morte o il numero di armi da fuoco in circolazione in Texas, ricordo che – ferma restando la mia assoluta contrarietà alla pena di morte – è ben diverso sotto ogni profilo giustiziare un pericoloso assassino o togliere la vita a un bambino innocente.
Per quanto riguarda le armi, il Texas nonostante la diffusione di armi vanta un tasso di crimini con armi molto basso, inferiore a quello di stati come le Hawaii o la Pennsylvania, segno che le armi sono detenute dai cittadini onesti e non dai criminali.
Certo, questa legge toglierà milioni di dollari alle cliniche di Planned Parenthood e altre altre ricche lobby abortiste, e questa – parliamoco chiaro – è la vera colpa che non le verrà perdonata.
Inoltre la norma texana (che non è certo perfetta perchè la vita come sappiamo inizia col concepimento e non dopo sei settimane), ricorda a tutti che non esistono solo i diritti degli adulti, ma anche quelli di un altro essere umano che – per quanto piccolo – c’è, esiste e ha tutto il diritto di vivere e di vedere questo splendido sole e questo magnifico cielo.
Shakespeare, nel “Re Lear” scrive che “Noi non veniamo dalle stelle o dai fiori, ma dal latte materno. Siamo sopravvissuti per l’umana compassione e per le cure di nostra madre. Questa è la nostra principale natura”.
L’invito e l’auspicio è che anche in Italia possiamo presto recuperare la nostra natura e l’umana compassione, e aiutiamo ogni madre e ogni padre in difficoltà a prendersi cura del loro bambino.
I Centri di aiuto alla vita fanno già oggi uno splendido lavoro.
Aiutiamoli.
Par condicio!
Caro Monsignore.
Devo confessarle di sentirmi a mio disagio quando, recitando il confiteor, mi imbatto in “fratelli e sorelle”. Innanzitutto perché mi chiedo se fino a qualche mese fa in chiesa ci andassero solo i maschi, ma ciò non mi risulta. E poi io preferisco dire che ho molto peccato in pensieri, parole, opere, omissioni ed altro agli uomini, perché le donne parlano troppo.
Mi sento a disagio anche quando nel recitare il nuovo Padre Nostro mi tocca sentire quel “come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori”, perché la logica mi porterebbe a dire “come in cielo, così anche in terra”, ma secondo me suonerebbe ancora peggio, e poi a volte abbiamo anche delle debitrici!
Aggiungo che il “non ci indurre in tentazione” l’ho recitato per ormai diverse decine di anni e non ne sono pentito, anche perché penso che Dio non abbandoni nessuno alla tentazione, e comunque a mio parere la nuova formula prevede che ci siamo in qualche modo già dentro, quindi è più difficile uscirne: non ci indurre significa che siamo ancora fuori!
Non mi piace nemmeno “pace in terra agli uomini amati dal Signore”, credo che sia una frase totalmente inutile, infatti il Signore ama tutti, credenti e non, santi e peccatori, ma questo dono che piove dal cielo senza la nostra “buona volontà” (oddio, per me è meglio perché dipendesse da me ne meriterei poca di “pace”) sa molto di protestantesimo, di collaborazione non necessaria, di predestinazione.
Detto ciò, esimio Monsignore, forse dovrei starmene buono nel mio brodo e rassegnarmi umilmente all’obbedienza e al silenzio, tuttavia le chiedo, nel caso dovesse incontrare qualcuno che si occupa dell’editing delle preghiere, porti per favore la mia sentita protesta per la mancata modifica dell’Ave Maria. A mio modesto parere è ingiusto che si dica ancora “prega per noi peccatori”, così, con nonchalance, e non “prega per noi peccatori e peccatrici”, come se la colpa fosse solo di Adamo, ed Eva non c’entrasse niente.
Troppo comoda la parità di genere a singhiozzo!
Riverisco Eccellenza!
Dittatura mondialista e vaccini.
L’esperimento cinese della patente etica a punti, con la scusa del virus sta prendendo piede anche in Europa. In Cina è tutto più facile, un popolo abituato a fare il soldatino, forgiato da un regime totalitario comunista, lo puoi controllare come ti pare. Qui no, ci vuole tempo, ci vogliono le finestre di Overton, la gente va catechizzata e abituata gradualmente. Se due anni fa ci avessero detto che vietare a qualcuno di entrare al cinema non è anticostituzionale, ci saremmo ribellati e pure i media avrebbero alzato il volume per tuonare contro un regime che avrebbero definito fascista. Oggi molti ritengono che sia obbligatorio vaccinarsi, che sia giusto vietare l’ingresso a chi non si è fatto la punturina. Veramente ci avevano già provato coi vaccini della Lorenzin. All’improvviso in Italia scoprimmo che se un bambino non si fosse inoculato una dozzina di vaccini taumaturgici, avrebbe dovuto dire addio all’asilo. La gente normale si chiedeva, come mai fino a ieri tutto ciò non esisteva, non c’erano allarmismi, le malattie infettive che tutti avevamo fatto da bambini, all’improvviso erano diventate pericolose, quando all’epoca, a quattro o cinque anni se un figlio si beccava il morbillo lo si teneva vicino ai fratellini (allora i figli unici erano cosa rara) per farli ammalare e immunizzare a vita? Qualcosa non quadrava, tant’è che molti si posero dei dubbi, automaticamente venne appiccicata loro sulla fronte l’etichetta “no vax”, e in alcuni casi qualcuno diventò davvero no vax, negando una verità scientifica, cioè che le ultime generazioni sono state salvate dai vaccini che hanno debellato malattie fino all’altro ieri potenzialmente mortali o invalidanti. Facendo della dietrologia di stampo andreottiano, quella che “a pensare male si fa peccato ma la si azzecca”, si potrebbe pensare che ci fosse qualcosa in vista. In particolare, di quella improvvisa imposizione di Stato, una specie di esperimento, una finestra di Overton aperta per abituare il popolo a normalizzare ciò che normale non era, mi colpì la proposta di rendere obbligatorio il vaccino contro il papilloma virus. Poi non lo diventò ma a me sembrò, come il gender, l’ennesimo attacco ai “sani princìpi”, l’ennesima banalizzazione del sesso. Già da decenni si insegnava l’uso del preservativo, ora col vaccino anti papilloma il messaggio era chiaro. Tra l’altro in entrambi i casi quel discorso portava automaticamente a prendere sottogamba mille altre patologie trasmissibili anche con quelle protezioni spacciate per taumaturgiche. Oggi in Europa, dopo l’apertura di altre finestre, ciò che ieri veniva considerato un attacco alla libertà individuale, sta diventando una giusta costrizione con la scusa, perché senza scusa non riesci a far mandare giù la pillolina, della salute. Le odierne dittature mondiali vanno di pari passo, si sviluppano con caratteristiche diverse ma il fine è lo stesso, ovvero quello di impossessarsi delle coscienze per imporre il mantra mondialista, l’etica comune a tutte le genti, la fine delle lotte religiose, qualcosa che faccia andare d’accordo tutti, ciò che molti bramavano da decenni, vedi Hans Küng per esempio, e altri pensatori e filosofi molto bravi nel voler superare lo status quo senza però offrire delle soluzioni razionali e funzionanti.
Anni fa si parlava del microchip sottocutaneo, e per farlo accettare si misero in giro notizie false che, accompagnate da altre più che vere, avevano lo scopo di ridicolizzare chi vi si opponesse, tacciandolo di complottismo. Dicevamo, come faranno a farci accettare questa strana novità? È semplice, basterebbe dire che chi accetterà il microchip e pagherà alla cassa mostrando il braccio al lettore elettronico, godrà di incredibili sconti e gli raddoppieranno i punti fedeltà. Un po’ alla volta tutti lo accetteranno. Incredibilmente è ciò che sta accadendo oggi con la green card! Ora le menti pensanti, coloro che non hanno gettato definitivamente il cervello all’ammasso, vaccinati o meno, di destra o di sinistra, in qualche modo stanno ponendo una certa resistenza. Ma domani come faremo? In Cina, dove stanno sperimentando la patente etica a punti, se tu non ti comporti come vuole il regime comunista, azzeri i tuoi crediti, ti bloccano il conto corrente, non puoi vendere e acquistare, devi imparare a mendicare, non sei più nessuno. In Europa i massoni radical comunisti ci stanno portando in quella direzione!
A proposito di vendere e comprare…
Apocalisse 13:16-18
“Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome”.
Tranquilli, vinceremo noi, tuttavia credo che oggi come non mai sia necessario stare molto svegli! E attenzione, perché il compimento delle profezie di Fatima e il tempo dei segreti di Medjugorje hanno a che fare con questa dittatura, la peggiore mai apparsa sulla terra, anch’essa radicata nelle stesse menti “illuminate” che diedero vita al nazismo, al comunismo e ai loro antenati culturali. Lo scopo finale del N.O.M. è la distruzione del Cristianesimo. Ogni tanto è bene ribadire che questa guerra è soprannaturale e che quando tutto sembrerà perduto ci penserà la Madonna, aiutata da un piccolo gregge, a salvare la Chiesa e la nostra civiltà.
Un libro, un obiettivo, ora vediamo!
Continua l’interessamento per il mio thriller cattolico, sono molto contento che molti lo apprezzino, lo ricevono a casa e postano la fotografia del libro appena scartato.
Mi fa piacere perchè se ho scritto questa storia è per lanciare una sfida a me stesso: potrò gradualmente dire di essere uno scrittore? Potrò cioè realizzare un vecchio sogno che in pratica è nato quando ero bambino e volevo sapere tutto dal tappezziere che applicava i rotoli di carta da parati in casa nostra o dall’operaio dell’Enel che stava piantando il palo della luce davanti alla casa in montagna dei nonni per poterlo raccontare ad altri, e che oggi sto provando a trasformare in realtà?
Sono solo un illuso che non vuole guardare in faccia una realtà che dice che se scrivi romanzi dovrai comunque continuare a cercare di far cassa altrove perchè “carmina non dant panem”?
L’altro giorno per scherzo ho detto che mi manca ancora tanto al milione di copie vendute. La sparata del numero alto serve solo per non porre limiti alla Provvidenza, per far continuare un sogno la cui parte più difficile era scrivere una storia bella e trovare un editore che la apprezzasse. La fase tre la vedevo lontana e dicevo, se riesco ad arrivare lì, poi sarà tutta discesa, perchè sicuramente salterà fuori un bel libro e avrà fortuna. Ora non dico più niente, vedo che c’è un certo interesse, che molti l’hanno acquistato, ma non conosco i numeri, 100, 200, 1000, 50? Chi lo sa! Andiamo avanti, ma voglio ricordare una frase che ho citato altre volte e che mi disse la mamma quando andavo al liceo e non sapevo quale università scegliere perchè non avevo davvero idea di cosa fare e non avevo troppa fiducia in me stesso: “Ricordati che nella vita è importante sapere, è importante fare, è molto importante saper fare ma è essenziale far sapere”. Sono arrivato al livello tre di questo gioco, e alla fase quattro del memorandum di mia mamma: posto che il mio romanzo è bellissimo, e lo dico perchè mi piace, se non mi fosse piaciuto non avrei cercato un editore, ora è il momento del “far sapere”.
Credevo fosse la parte più semplice, invece è ovviamente la più difficile, quindi stiamo a vedere.
Ah, dimenticavo, dovrò cercare un titolo bello come “La Moneta dell’Inganno” per la storia che sto scrivendo e mi sa che chiederò aiuto ancora una volta a Matteo Orlando, colui che me lo ha suggerito.
La moneta dell’inganno
Da qualche giorno è finalmente disponibile il mio libro. Ora dovrò aggiornare il sito, molto trascurato e poco usato in questi due anni. Intanto leggetelo, non perché l’ho scritto io, è un bella storia! (Volevo dire bellissima ma è intervenuto il garante della modestia).