Cara Laura Castelletti, candidata a guidare il comune di Brescia, avrei un paio di domande da porti: Conosciamo Leggi tutto “Castelletti e merli.”
Il solito portafogli a destra.
Nel 2020 Carlo Verdone aveva denunciato che il politicamente corretto, il divieto di usare certe parole che oggi i fuffologi radical definiscono Leggi tutto “Il solito portafogli a destra.”
Mario Adinolfi su Elly Schlein: da incorniciare!
QUALCHE DOMANDA VERA PER SFATARE IL MITO SCHLEIN
di Mario Adinolfi
Leggo di commenti antisemiti verso Ely Schlein e me ne dispiace. Mi Leggi tutto “Mario Adinolfi su Elly Schlein: da incorniciare!”
Regime mediatico.
Non c’è niente da fare, l’informazione è un disastro e non basta un governo di destra, basterebbe se durasse almeno 10 anni, forse, ma forse nemmeno. Leggi tutto “Regime mediatico.”
Parresia sulla Egonu.
Il pistolotto sanremese di Paola Egonu dimostra che 1) la ragazza non è granché intelligente, perché sa benissimo che in Italia nessuno viene discriminato e perché sa benissimo che dire certe cose è controproducente. La reazione più Leggi tutto “Parresia sulla Egonu.”
Benedetto XVI e la fine di un anno e di un’epoca.
Tanti sono i ricordi di Benedetto XVI pubblicati a raffica in queste ore. Tante sono le considerazioni, spesso dovute a ragionamenti che poco hanno a che fare con la fede in Cristo. Troppi sono i soliti peana a babbo morto, in questo caso a Papa morto, alcuni ridicoli pronunciati da gente che corre sul carro funebre del vincitore (Benedetto XVI ha vinto nell’ora dell’inizio della sua nuova vita) pur non avendone mai condiviso l’impostazione cattolica (cosa che non deve più essere considerata così scontata nel 2023). Leggo che qualcuno urla al complotto perché la salma di Ratzinger è stata composta con scarpe nere e non rosse. Altri dicono che il morto non è lui perché non assomiglia a Joseph in vita. Altri dicono, come previsto, che ora la sede è vacante, e non si riferiscono a quella del papa emerito. Alcuni si stanno ancora stracciando le vesti perché accanto al corpo di Ratzinger c’è un albero di Natale. Poi ci sono i soliti che lo accusano di modernismo, ma non si capiscjjje bene che cosa intendano, siamo sempre comunque al livello delle scarpe rosse. Di fatto a me interessa sottolineare due cose: 1) Papa (emerito) Ratzinger è tornato alla casa del Padre l’ultimo giorno dell’anno, San Silvestro. Il Papa che nel Padrone del Mondo salva la Chiesa e torna in terra santa è Silvestro III. Questa coincidenza e il fatto che San Silvestro termini l’anno e quindi un’epoca mi fa pensare che stia accadendo qualcosa di tragico ma anche di straordinario, cioè il passaggio a una nuova era, al compimento dei segreti di Fatima. Ma non voglio commettere per l’ennesima volta l’errore di cercare di capire le profezie, tantomeno di ipotizzare che presto sarà il tempo dei segreti di Medjugorje. 2) la seconda cosa che mi interessa e che mi fa sembrare inutile tutto il resto, è l’ultima frase detta da Papà Ratzinger prima di morire: Gesù ti amo. Ciò che vedeva chiaramente da uomo, da papa e da teologo è ciò che ha visto e sentito nell’ora del distacco. Gesù ti amo e insieme inizieremo una nuova storia. Tutto il resto sono scarpe rosse e sedi vacanti, ovvero dita troppo osservate da chi non è in grado di vedere ciò che stavano indicando, ovvero la via della santità, unico scopo della Chiesa sulla terra.
ELOGIO DELLA FOLLIA E ALCUNI QUESITI
di Mario Adinolfi
La tragedia del nostro tempo è che l’unico coerente, che sta dicendo la verità come un grillo parlante alla Pinocchia bionda che s’è trasformata in atlantista-europeista-nemicadellarussia solo per andare a Palazzo Chigi, è Berlusconi nei suoi frammenti registrati molto più veri dell’orrida intervista al Corriere della Sera con cui qualche scrivano passando una velina prova a correggere il tiro. Quello che dice Berlusconi ai suoi parlamentari riuniti è tutto vero. Ed è vero che la cosiddetta invasione russa dell’Ucraina è una risposta ad una richiesta di indipendenza del Donbass da Kiev che Zelensky aveva represso nel sangue con il ruolo decisivo dei nazisti di Azov. Perché ad analoghe richieste secessioniste (Slovenia e Croazia dalla Jugoslavia, Kosovo dalla Serbia, Kurdistan dalla Turchia, Palestina da Israele solo per fare alcuni esempi) viene riconosciuta legittimità fino a sostenerne gli atti violenti che hanno mirato o mirano all’indipendenza, mentre le popolazioni del Donbass non hanno diritto a un aiuto militare? Perché se Sarkozy bombarda la Libia per far saltare Gheddafi o Bush invade l’Iraq per uccidere Saddam, non sono equiparati a Putin? Perché Putin è Hitler e Obama che bombarda Siria, Libia, Afghanistan, Iraq, Pakistan, Somalia e Yemen vince il premio Nobel per la Pace? Perché gli Azeri possono attaccare i cristiani armeni, perché l’Arabia Saudita può fare carne di porco in Yemen, senza che nessuna sanzione o fornitura d’armi ai resistenti siano tra le conseguenze? Perché se assalto Capitol Hill sono un golpista a cui sparare altezza uomo (uccidendo anche donne) ma se uso la piazza per EuroMaidan per operare un golpe che rovescia il governo legittimamente eletto dell’Ucraina sono un sincero democratico sostenuto dalla comunità internazionale? Ha ragione il grillo parlante. Ma tutti questi interrogativi senza risposta risuonano nel silenzio assordante di chi vuole solo far passare Berlusconi per pazzo. E forse davvero è pazzo. Ma ha ragione.
Questa analisi di Mario Adinolfi merita di essere conservata e consegnata ai posteri. Essere anticonformisti oggi sull’Ucraina è difficile, tuttavia qualcuno ne ha il coraggio.
Putin e Biden
Ciò che ha detto ieri Putin, le analisi di Dugin e di Kirill, non mi sembra che in tutte quelle affermazioni sullo stato di salute dell’occidente ci siano troppe virgole fuori posto. Così come invece tutto è fuori posto nella politica di Biden, nelle mosse sbagliate dell’Europa, nella spregiudicatezza di Zelensky che manda al massacro i suoi connazionali facendo il presidente in conto terzi, sapendo che alla fine della tragedia, calato il sipario, negli USA lo aspettano ponti d’oro. “Quindi stai con Putin?”. Mi sono spesso sentito dire ciò in questi mesi, anche da persone amiche che condividono i miei stessi ideali. E la cosa mi ha fatto cadere le braccia, mi sarei infatti aspettato da alcuni delle analisi un po’ più approfondite, giuste o sbagliate ma derivanti dall’uso della propria testa, non dall’accensione della TV. NON sto con Putin, e anche se fosse, il mondo non cambierebbe, forse invece cambierebbe in peggio se, caduto Putin, il suo posto fosse occupato da qualche fanatico e se la Russia si sciogliesse in tanti stati e in più di uno ci fosse una stanza dei bottoni per un attacco nucleare. Allora sì dovremmo temere davvero, allora sì sarebbe dura tenere al guinzaglio tutti. Finché c’è Putin la Russia è una e la puoi tenere unita solo con soluzioni nazionaliste. Ecco perché la guerra in Ucraina, ecco perché è inconcepibile che si siano violati degli accordi che prevedevano che la Nato stesse alla larga dai confini russi. Ecco perché una guerra, iniziata con un colpo di stato spacciato per rivoluzione del popolo dalla mala informazione occidentale. È per questo giusta la guerra? NO! Questa è solo una analisi, credo obiettiva, e credo che solo facendo il punto della situazione partendo dalla A per arrivare alla Z (lettera che va di moda in questo conflitto), si possa giungere a una soluzione. Ma chi non vuole arrivarci? Chi vuole tenere sotto scacco il mondo? Chi non capisce che basterebbe poco per trovare un accordo? Secondo me non è Putin. Ma perché questo odio nei suoi confronti, iniziato almeno 10 anni fa? Perché il mainstream considera nemici pericolosi Putin, Duda, Bolsonaro, Trump, Salvini ieri, la Meloni oggi? La risposta alla domanda sta nelle analisi di Putin, Dugin e Kirill. Le analisi sono quasi perfette le risposte sono completamente sbagliate. Se ci pensiamo bene sono il frutto di uno scisma, e qui si potrebbe iniziare un discorso che mi appassiona: da dove derivano le peggiori sciagure della storia, le ideologie malefiche, i personaggi più sanguinari? Quasi sempre dall’abbandono di Roma, dalla Madre Chiesa. La natura degli scismi è satanica, così come ogni abiura: “Chi non è con me è contro di me”, da questa sentenza non si scappa.
Il piano della sinistra radicale.
“Vogliono le materne di stato obbligatorie per fare lo svezzamento al conformismo. Lo chiede il segretario del PD Letta. Non per insegnare a leggere e scrivere prima, ma per anticipare il lavaggio del cervello come già succede nelle scuole in America, Canada e in tutto il Nord Europa, dove le materne sono state trasformate in centri di rieducazione. Soltanto chi non ha occhi per vedere o cervello per capire può negare che siamo di fronte a un gigantesco assalto all’educazione occidentale”
(Giulio Meotti)
Regime.
Una considerazione. Su Facebook si può dire ciò che si vuole, quasi tutto. Ma quali sono state le quattro grandi censure con relativi avvisi correttivi, blocchi e sospensioni degli account? Leggi tutto “Regime.”