UNESCO

Ultime notizie. Dopo il passaggio di Lino Banfi all’UNESCO, Franco Bernabè. presidente di Unesco Italia è il nuovo allenatore della Longobarda.

Bufalari e bufalati.

La bufala delle bufale.
Questa è pazzesca, prendete nota! Riassumendo, mi arriva una “comunicazione”, che su un sito che smaschererebbe le bufale, BUTAC, bufale un tanto al chilo, sito di cui conoscevo l’esistenza ma che non ho mai letto (boh, forse sentivo puzza di bruciato) ci sarebbe la clamorosa notizia che la triste storia dell’approvazione di una legge che introduce la possibilità di abortire fino al nono mese, a New York, sarebbe una bufala. Ovviamente dopo due giorni di verifiche, di articoli, di testimonianze credibili, di video, se fosse stato tutto falso sarebbe stato un’ottima cosa. Devo dire che sapere che non è vero che i nazisti sono tornati mi avrebbe fatto piacere e avrei ammesso con sollievo di esserci cascato come un pirla e di aver peccato di complottismo (non solo io, l’ultima ruota del carro, tutti! A partire da giornali che almeno sulle notizie sono “seri”, non se le inventano di sana pianta, Avvenire in testa). Purtroppo è invece tutto vero. Ma cosa dicono su BUTAC per buttarla in bufala? Qui c’è da divertirsi (e anche da piangere perchè si parla di omicidio): ” Una donna può ricorrere all’interruzione della gravidanza fino al parto nel caso metta a rischio la sua vita, ma anche la sua salute. Esattamente In maniera molto simile a come avviene in Italia”. Allora, a parte che dire “esattamente” in modo “simile”… cioè accostare il termine “esatto” a “simile”, cioè qualcosa di non definito in modo specifico, già di per sè sarebbe un errore da polli. Ma il bello viene dopo: Una donna in Italia può abortire poco prima del parto se la madre rischia la salute. Cari Bufalari un tanto al quintale, poco prima di nascere un bambino non lo uccide nessuno, casomai, visto che è pronto, lo si fa nascere, non lo si abortisce!!! Se lo estrai perchè la madre sarebbe salva uccidendolo (meglio non dire come) e a rischio se gli si tagliasse invece il cordone ombelicale?
Insomma, oggi ho capito come mai c’è qualcuno che mi accusa di postare notizie spinto dall’ideologia. Oddio, sono conscio di sbagliare e di aver postato anche cose al limite della decenza intellettuale, ma oggi sono contento di aver capito che il sito molto in voga sulle BUFALE, è BUFALARO più dei BUFALANTI.

Mi dicono che Enrico Mentana abbia affermato che questa è davvero una bufala. Ricordiamo che Mentana, detto “mente sapendo di Mentana” e quando si pulisce l’alito “Mentana mente sapendo di mentina”, è famoso per aver detto che Soros è un quivis de populo (magari!), che il Piano Kalergi non esiste e altro. Insomma… mi fermo qui.

TIM-OTEO.

Ultime notizie. L’ufficio stampa del Vaticano precisa che “Tim sta per Timoteo” e che è una fake news quella secondo la quale San Paolo avrebbe scritto una lettera a TIM per avvertire la compagnia che era passato a Vodafone.

Alla lavagna.

Ieri sera in RAI è andata in onda una vergognosa lezione di Vladimiro Guadagno, sedicente Luxuria.

“Un tempo, quando mi guardavo allo specchio, mi vedevo grasso, ma mi sentivo magro. Ho fatto e faccio ancora un grande lavoro per trovare uno specchio non convesso”.
“Un tempo, quando mi guardavo allo specchio, mi vedevo uomo, ma mi sentivo donna. Ho fatto e faccio ancora un grande lavoro per diventare astemio. Per allineare il corpo all’anima, a un’anima che non voleva cedere, sono andato dal gommista e ho fatto la convergenza”.
“Un tempo, quando mi guardavo allo specchio, mi vedevo uomo, ma mi sentivo donna. Ho fatto e faccio ancora un grande lavoro per accendere la luce del bagno”.
“Un tempo, quando mi guardavo allo specchio, mi vedevo uomo, ma mi sentivo donna. Ho fatto e faccio ancora un grande lavoro per farmi la barba e raccontarmi che donna baffuta è sempre piaciuta”.
“Un tempo, quando mi guardavo allo specchio, mi sputavo in un “ecchio”. Poi ho conosciuto Renzo Arbore e per questa cazzata ha dato la colpa a Mattone.

Questi sono solo alcuni pensieri che esprimono quel che avranno capito ieri sera i bambini “Alla Lavagna”. Almeno, lo spero!

Ecco alcune righe dello scempio televisivo di ieri sera.

“Mi piaceva giocare con le bambole. Tutte le volte che mi guardavo allo specchio avevo un’immagine diversa da quello che ero. Stavo diventando un bambino molto triste. E a un certo punto ho fatto una scelta: questa principessa che sta dentro di me dovevo liberarla. Quindi ho deciso di confessarmi a tutti, qualcuno mi ha capito e qualcuno anche no. Oggi sento di essere una persona più equilibrata. Ma soprattutto libera. Quando ho sentito che non le piaceva il suo corpo?”, è stata un’altra delle domande dei ragazzi. “Quando mi guardavo alla specchio”, ha risposto Luxuria, “e mi aspettavo che nascessero le tette, invece mi spuntavano i baffi. Secondo me non si diventa così, non è una scelta, si nasce così e io mi sono sempre sentita così”.

Che dire, poveri bambini! E speriamo che qualcuno sporga denuncia, perchè di violenza su minori trattasi.

Lettera al Giornale di Brescia. 21-01-2019

Signor Direttore,

ho letto l’articolo di Paolo Corsini del 3 gennaio nella rubrica “Commenti e opinioni”, dal titolo “Una rinnovata questione cattolica”.

Al termine di una analisi molto parziale in cui si citano solo alcune frasi di Papa Francesco sul problema dell’immigrazione, eludendone volutamente altre, dove per esempio il Papa raccomanda prudenza, e dopo aver affermato che essendo terminata l’ “era ruiniana” non c’è più spazio per la difesa dei “princìpi non negoziabili” (come se si fosse trattato di un’invenzione estemporanea di qualche cattolico impazzito e non di un riferimento all’insegnamento evangelico), Paolo Corsini si pone una domanda: non essendoci più spazio per una nuova Democrazia Cristiana, “resta tuttavia aperto il problema di quale partito per i cattolici, di quale proposta politica. Tutti gli indizi dovrebbero portare al Pd”.

Innanzitutto vorrei sottolineare che mi sembra poco corretto sbolognarsi dell’era Renzi – Gentiloni affermando, come se niente fosse, che s’è trattato di una “stagione chiusasi con un fallimento”. Ricordo che Renzi è stato nominato segretario in seguito a “regolari” elezioni primarie osannate e proposte come apice della vita democratica di un partito. Se il Pd ha espresso Renzi ci sarà un motivo e la colpa non è certo dei nemici del partito.

Dal 2011, cioè dalla fine del governo di destra, fino al 2018, inizio dell’alleanza giallo-verde, in Italia, in piena crisi economico finanziaria, i governi targati Pd per che cosa si sono battuti?

Legge Scalfarotto, ovvero la reintroduzione del reato di opinione che dalla fine del “ventennio” nessuno s’era sognato di riproporre agli italiani.

Legalizzazione dell’eutanasia, progetto parzialmente riuscito con le D.A.T. e con la vicenda Cappato – Dj Fabo ancora in corso.

Legalizzazione delle droghe, con proposte di legge e l’apertura di centinaia di “cannabis shop” (e il conseguente inascoltato monito del Consiglio Superiore di Sanità sulla pericolosità del Thc).

Introduzione dell’ideologia Gender, bollata da Papa Francesco come “sbaglio della mente umana”.

Divorzio breve e divorzio lampo, ovvero l’offerta di una devastante scorciatoia per distruggere la famiglia senza mediazioni e ripensamenti.

Fecondazione eterologa, attraverso la pressione culturale per la rottamazione della famosa Legge 40, votata dal centro destra, che aveva posto un limite al cosiddetto far-west procreativo.

Utero in affitto, pratica disumana che ha visto tra i suoi sostenitori una larga parte del Partito Democratico capeggiata da Monica Cirinnà e sponsorizzata dall’intera stampa di area Dem, e l’uso di questa pratica fuorilegge da parte di un deputato del Pd mai sospeso né tantomeno “sgridato” da alcun collega.

La cancellazione, in alcune realtà, di “padre” e “madre” dai documenti, sostituiti da “genitore uno” e “genitore due”, nel nome dell’amore e del rispetto di chissà chi, certamente non della legge naturale.

La legge sulle cosiddette “unioni civili”, salutata dal leader del Partito Democratico Matteo Renzi che disse “è un grande giorno per l’Italia”, “oggi è un giorno di festa”, legge che incredibilmente, tra le altre cose, prevede la reversibilità della pensione per le unioni omosessuali ma non per quelle tra uomo e donna. Legge peraltro fatta passare per “emergenza” ma che resta uno dei più clamorosi flop di sempre, essendo stata completamente snobbata dagli italiani e di cui hanno usufruito solo alcune centinaia di coppie, probabilmente sull’onda ideologica del momento.

La lista continua ma mi fermo qui per evidenti problemi di spazio, tuttavia temo che questi “indizi” bastino e avanzino per portare l’elettore cattolico agli antipodi della meta per loro invocata da Paolo Corsini.

Attilio Negrini

 

Maschilismo democratico.

Matteo Renzi ha detto che “Matteo Salvini mette le divise della polizia perché non ha più chi gli stira le camicie”. Attendiamo con ansia l’intervento delle DONNE DEL PD, contro questo volgare richiamo agli stereotipi di genere. (Una volta che il cazzaro fa una bella battuta mi tocca contestarlo).

Sovranisti!

Ultime notizie. Dal Festival di Sanremo fanno sapere che “abbiamo escluso i New Trolls non perchè portavano una canzone sovranista ma perchè sul palco dell’Ariston c’era già una sovrabbondanza di troll”.

(L’esclusione dei New Trolls con l’accusa di “sovranismo” è una vergogna!).

Tutti tituli.

Ultime notizie. La Juventus annuncia un ricorso per l’assegnazione dello scudetto 1937/38, campionato vinto dall’Ambrosiana Inter, perché “non c’era il VAR”.

Mara Stikazzi!

Ultime notizie. Miracolo a Italia’s Got Talent: Mara Maionchi termina una frase senza aver detto “cazzo”.

Disparità

Perchè se tra azzurro e turchino non c’è una gran differenza, ci sono il principe azzurro e la fata turchina ma non il principe turchino e la fata azzurra?