Le vacanze non sono servite a Padre Livio per fermarsi, riavvolgere il nastro, aggiornare e riequilibrare, non dico del tutto ma almeno parzialmente il suo pensiero sull’attualità. La sua analisi è improntata esclusivamente sulla Russia che vuole diventare la prima potenza mondiale a suon di guerre, su Putin il terribile che vuole arrivare a Roma ma siccome non ha i mezzi arriverà a conquistare il mondo con le atomiche. Non si capisce perché un aspirante conquistatore dovrebbe distruggere le terre che vuole acquisire, conquistare Roma e trasformare Mosca nella prima Roma trasferendovi la Chiesa Ortodossa, a patto però che Kirill e i suoi sacerdoti siano dotati di tute speciali per proteggersi dalla radioattività delle atomiche precedentemente lanciate. È ormai un delirio, non capire che Zelensky, come diciamo da due anni, è un usurpatore di potere, un delegato del partito democratico americano, un traditore del suo popolo che sacrifica la vita di decine di migliaia di ucraini per non scendere a compromessi con chi ha stravinto una guerra voluta dagli americani stessi. Non capire che mettere in Costituzione il divieto di trattare con Mosca, chiudere i giornali e i partiti dell’opposizione, abolire le elezioni politiche, mettere fuorilegge la Chiesa Ortodossa russa è da dittatori criminali. Non avere ancora capito, nemmeno ora che la storia del laptop di Hunter Biden che conservava i file che certificano gli enormi interessi della Casa Bianca in Ucraina, il vero e unico motivo della guerra iniziata nel 2014 col colpo di stato organizzato dagli Obama’s è stata certificata come vera, che continuare a ripetere il mantra che c’è uno stato invaso e uno invasore, saltando tutte le fasi della storia, è quantomeno disonesto. Sarebbe disonesto, in realtà non lo è. Perché la cosa grave è che Padre Livio è in totale buonafede, ed è convinto che la vicenda Medjugorje avrà come epilogo lo scontro contro l’atea Russia, che cioè il segreto di Fatima, diviso in tre parti più un’appendice di cui si parla ma che nessuno conosce, debba ancora compiersi e che quindi siamo ancora alle prese con gli errori che il comunismo esportò in tutto il pianeta a partire dall’ottobre 1917. Se metti insieme la Storia col soprannaturale il rischio è quello di adattare i messaggi mariani al tuo pensiero sull’attualità e di dare delle interpretazioni che calzino e dimostrino che hai ragione. Se Kirill e gli ortodossi russi giustificano la guerra brandendo la Bibbia, in fondo anche mettere in bocca alla Madonna la propria interpretazione di una guerra è più o meno la stessa cosa, anche perché, premesso che credo a Medjugorje e ai messaggi che da là arrivano, i riferimenti diretti a Putin non ci sono, tant’è che persino il Papa, spesso impreciso e necessitante di spiegazioni e interpretazioni, ha detto chiaramente che non esistono i buoni da una parte e i cattivi dall’altra e che la Nato è andata ad abbaiare ai confini della Russia. I riferimenti poi al Padrone del Mondo dovrebbero fare pensare non a un leader odiato che conquista il pianeta ma ad uno incensato. Giuliano Felsenburg viene acclamato da tutti come il Messia, a Putin questo non accade, casomai P.L. dovrebbe girare la testa a occidente, dove tra due mesi ci saranno le elezioni presidenziali USA, Trump vincerà ma non lo lasceranno andare alla Casa Bianca, magari proprio con qualche nuova accusa di connivenza con Putin, sempre che non gli preparino un altro attentato, cosa altamente probabile. Putin aveva accettato i due piani di pace, quello che si basava sugli accordi di Minsk, rifiutato da Zelensky che fino al giorno prima l’aveva accolto, e questa decisione fece scoppiare la guerra, e quello con la mediazione della Turchia saltato sempre per colpa di Zelensky su ordine del PD americano, scelta giustificata dai media massonici mondiali che inscenarono il cosiddetto genocidio di Bucha, una squallida e macabra messa in scena raccogliendo i cadaveri e assumendo delle comparse “vive” sdraiate laddove passavano le telecamere del “mondo” per spiegare che il leader Russo andava processato per genocidio. Insomma, ci sono autorevoli persone che la pensano esattamente come me, dice P.L. ma facendo sempre riferimento esclusivamente a Don Stefano Caprio e a Roberto De Mattei, prima escluso da Radio Maria perché contro Bergoglio, ora riabilitato perché sulla Russia è d’accordo con lui.