Risvolti psichiatrici di COP 28

Che anche COP 28 sia l’ennesimo fallimento delle follie ecoambientali, per la precisione il 28⁰, lo dimostra la manifestazione isterica di coloro che chiedevano ciò che ovviamente a Dubai non si è deciso ma che i partecipanti, uscendo con un testo finale salva conferenze sul clima hanno affermato, con finta esultanza, di aver raggiunto. Evviva evviva la transizione di uscita dai combustibili fossili!!! Quando? Entro il 2050, cioè, saranno cazzi di coloro che convocheranno COP 55, che però a quel punto saranno già stati salvati da COP 40, quando magari si deciderà di rinviare al 2060 il termine massimo entro cui, senza proroghe, bisognerà viaggiare con le rinnovabili o, per i più atletici, a pedali. Se gli allegri vacanzieri di Dubai fossero Testimoni di Geova io li apprezzerei per la coerenza, avendo costoro più volte stabilito la data esatta della fine del mondo, salvo rinviarla ad altra data una volta che il mondo non era finito. È curioso poi che questi personaggi del mondo onirico e onusiano continuino a mettere ai voti i gradi oltre i quali la temperatura media della terra dovrà stare, come se ci fosse qualcuno col telecomando del termostato in mano. È ridicolo l’atteggiamento da esaltata dell’inviata RAI annunciante la bella notizia dell’accordo finale, seguita da “se ci saranno novità interromperemo il gierre”. In 28 anni l’unica novità ha riguardato la destinazione della successiva località balneare dove organizzare la vacanza COP successiva e tu pensi che durante il gierre, tra Zelensky e L’Inter in Champions potrà accadere qualcosa di interessante? Nota dolente il ministro Pichetto Fratin che di nome fa Gilberto come l’intelligentissimo nipote di Pippo, l’amico di Topolino, ma di lui ha preso solo il nome. Sentire un ministro di destra fare affermazioni condite di entusiasmo sui gradi del termostato di cui sopra, mi ha fatto quasi inginocchiare per una preghiera in riparazione alle male parole che negli anni indirizzai contro Pecoraro Scanio: scusami Pecoraro se me la sono presa con te, mi ero illuso che fossi un unicum, invece… Dimenticavo l’altro grande accordo siglato a Dubai: COP 29 avrà luogo in Brasile. Quindi evviva evviva, evviva le COP, evviva John Kerry, evviva Zelensky che non è comparso da remoto, segno questo che non se lo fila più nessuno, evviva! Un’ultima chicca, a parte che pretendere che negli Emirati Arabi si decida di abbandonare il petrolio è come se a un congresso del PD si pretendesse di ascoltare discorsi logici, la società petrolifera statale Adnoc, il cui capo è anche il presidente del summit sul clima, potrebbe trivellare il 42% in più entro il 2030 secondo le proiezioni statistiche. Quindi davvero evviva tutte le COP da uno a ventotto, grazie COP, sei tutti noi, la COP sei TU!

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