Che cosa ha cambiato Simone Cristicchi? Una suora di clausura che gli ha semplicemente dimostrato di essere felice. L’uomo tende alla felicità, aveva ragione Nietzsche quando diceva che se avesse incontrato un cristiano senza muso lungo forse si sarebbe convertito, perchè se l’avvento di Cristo fosse un susseguirsi di lacrime e sangue, che senso avrebbe cercare di seguirlo? E la felicità di questo incontro non la si esprime con le parole ma col sorriso. Satana odia chi sorride, e cerca di insinuarsi nella nostra mente per spaventarci, farci temere per il futuro, toglierci la gioia, perchè sa che è l’ingrediente principale della fede e quindi della salvezza delle anime. Credo che Cristicchi si sarà chiesto come mai una donna che vive isolata dal mondo senza comodità, senza lusso, senza sesso, senza quello che viene chiamato divertimento, fosse così piena di luce in volto. Se lei è così, perchè io che ho tutto e sono incazzato con l’universo sono triste? La scintilla della conversione scocca da un incontro, da uno sguardo, il resto viene da sè, e allora si abbandona l’ideologia e si cerca qualcos’altro. Senza quella ricerca non sarebbe mai nata la testimonianza sulle Foibe che porta in giro per l’Italia per educare la gente ad arrendersi a ciò che davvero ci sottrae dalla schiavitù, quel qualcos’altro che si chiama Verità.